Nei pazienti con malattia parodontale l’incidenza di malattie cardiocircolatorie è due-tre volte maggiore.
Nei fumatori, l’incidenza di malattia parodontale è doppia rispetto ai non fumatori.
E’ dunque importante eseguire una diagnosi precoce della malattia parodontale.
1 ° fase – La diagnosi della malattia
Con una specifica analisi microbiologica eseguita al microscopio, con specifiche radiografie e l’esame clinico, valuteremo l’entità della tua malattia e stabiliremo un piano di trattamento appropriato.
Se vuoi essere sicuro di non avere germi aggressivi nelle tue tasche parodontali, prenota una visita presso il nostro studio dentistico di Torino: ti faremo vedere subito e dal vivo la flora batterica che caratterizza le tue gengive.
Sin dalla prima visita, eseguiamo una Panoramica dentaria (OPT) ed una valutazione delle gengive e delle eventuali tasche gengivali effettuando un sondaggio parodontale con opportuna sonda millimetrata.
I sondaggi parodontali si raccolgono in apposite cartelle parodontali computerizzate che consentono di valutare la situazione iniziale della malattia ed il decorso nel tempo della terapia.
2 ° fase – Eliminazione della causa: l’infezione
Impiegando antibiotici locali o sistemici appropriati, elimineremo i batteri patogeni ed i parassiti. Questa fase richiederà alcuni mesi e sarà scandita da un prelievo microbiologico mensile per valutare l’evoluzione della vostra flora batterica e modulare il trattamento.
3 ° fase – Eliminazione delle conseguenze: il tartaro
Con gli ultrasuoni, il laser e le manovre di curettage manuali eseguite dalle igieniste laureate e dagli odontoiatri specialisti rimuoveremo il tartaro che si sta formando sopra e sotto la tua gengiva. Un’opportuna tecnica permette la rimozione dei depositi di tartaro, senza danneggiare i tessuti sani. Questa fase potrebbe richiedere diverse sedute ed inizierà dopo la totale eliminazione di parassiti e batteri responsabili della tua malattia.
4 ° fase – Rimuovere i fattori che favoriscono la malattia
Possono esserci fattori locali che ritardano o impediscono il corretto ciclo di trattamento: potrebbe essere necessario effettuare cure odontoiatriche adeguate (eliminare denti non recuperabili, rimuovere restauri difettosi, eseguire cure canalari per recuperare radici dentarie, sostituire protesi non corrette o difettose, sostituire denti mancanti).
Chirurgia parodontale:
è l’estrema soluzione per trattare, ove possibile, i difetti ossei profondi (tasche) o per risanare zone in cui è ancora presente l’infezione. Il piano di trattamento chirurgico parodontale può prevedere la levigatura delle radici con il lembo chirurgico aperto, oppure la pulizia delle tasche profonde con l’abbinamento di innesti ossei sintetici e membrane per la rigenerazione dell’osso perduto. Ancora, il trattamento parodontale può essere integrato dal posizionamento di impianti dentari per ristabilire un riequilibrio del numero dei denti e del piano occlusale.
Trattamento dell’occlusione:
Consiste nella valutazione dell’insieme delle superfici masticanti dei denti, nell’evitare contatti anomali tra i denti (es. precontatti), nel bloccaggio di eventuali elementi mobili, nell’utilizzo di apparecchi che impediscono il digrignamento (bytes), nella progettazione di protesi o altre terapie che ristabiliscano l’equilibrio occlusale.
5 ° fase – Mantenimento nel tempo dei risultati
Il controllo regolare effettuato durante i richiami di igiene professionale aiuta a prevenire la reinfezione. Ogni 6 mesi eseguiremo un controllo microbiologico per attestare la assenza di germi patogeni attivi.
A seconda delle esigenze cliniche, verrete inseriti in un programma di richiamo di igiene professionale a quattro o sei mesi.
Insieme al controllo microbiologico, annualmente eseguiremo un nuovo sondaggio parodontale: la compilazione della cartella parodontale ed il confronto con le precedenti confermerà il raggiungimento della salute ottimale.
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